Sabato 12 ottobre, Biblioteca Casanatense

Sabato 12 ottobre si è svolto a Roma, nel salone della Biblioteca Casanatense, un Convegno legato al premio letterario Donne tra ricordi e futuro; sabato 19 ottobre, a Pratovecchio (AR), presso il Teatro degli Antei, si svolgerà la cerimonia di premiazione conclusiva della prima edizione del premio stesso.

Donne tra ricordi e futuro è nato dalla collaborazione di Lorena Fiorini, presidente dell’associazione Scrivi la tua storia, e di Anselmo Fantoni, sindaco di Pratovecchio, entrambi legati, in modi diversi a questo paese del Casentino, dove la Fiorini è nata e dove sono le radici sue e della sua famiglia. Il convegno le ha fornito anche l’occasione di presentare l’audiolibro Betty sono Bruno, finora disponibile soltanto in versione cartacea. È il ricordo del padre di Lorena, è un messaggio basato sui valori trasmessi alla figlia, è la memoria di affetti, esperienze e valori da lei trasmessi a sua volta, è il libro che ha fatto nascere l’idea del premio.

Il Convegno, organizzato con il sostegno del Comitato Unico di Garanzia per le Pari Opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, è stato aperto dalla gentile ospite Iolanda Olivieri, direttrice della Casanatense, e coordinato dalla giornalista Alba Stella Maffei Paioletti. Anselmo Fantoni prima, Lorena Fiorini poi, ne hanno ricordato lo scopo: ripercorrere il cammino, non privo di difficoltà, del premio; ricordare tanto i numerosi riconoscimenti ottenuti, quanto e soprattutto i risultati raggiunti, testimoniati non solo dal gran numero di lavori presentati nelle quattro sezioni (narrativa, poesia, saggistica, cucina), ma anche dalla presenza in sala di alcune partecipanti, finaliste e non; scoprire nuove autrici.

Inevitabile sottolineare quanto sia stato importante l’apporto dato da tutti coloro che a vario titolo hanno collaborato, in particolare quello della giornalista televisiva Valentina Bisti, testimonial del premio, la cui riuscita ha perseguito con passione e tenacia.

Gl’interventi dei relatori, nell’ordine il prof. Luciano Russi, il giornalista Pino Scaccia, la saggista Mirella Saulini, la giornalista e scrittrice Mariù Safier, la consulente informatica, amministratore unico di Betilfa, Bettina Giordani, la dirigente del Servizio III Diritto d’Autore e Vigilanza sulla SIAE, Maria Concetta Cassata, interventi diversi a seconda dell’appartenenza, delle competenze e della sensibilità di ciascuno, hanno avuto un filo conduttore nel riconoscimento del premio come un’opportunità, per le autrici, di mettersi in gioco, anche sfruttando, ma in maniera adeguata e senza dimenticare la qualità della scrittura, i nuovi mezzi di comunicazione. Dalle parole degli intervenuti è altresì emerso come nella specificità di questo premio, sia insita la possibilità di contribuire, recuperando, ma soprattutto raccontando, anche a voce, come fa l’audiolibro, la propria memoria e quella della propria terra, alla conservazione della memoria collettiva.

Non sono mancati momenti emozionanti e commoventi, come il minuto di silenzio osservato per i naufraghi morti a Lampedusa, omaggio alla memoria per non dimenticare, come l’ascolto del Coro del Nabucco verdiano, canto struggente della memoria, eseguito dal Coro Polifonico Ars Nova.

Uno spazio particolare è stato dedicato al libro di Lorena Fiorini Betty sono Bruno. Mentre sullo schermo scorrevano le immagini in bianco e nero, colorate dal passato, si è ascoltata, grazie all’audiolibro, la voce del protagonista; la lettura di Maria Assunta Pioli, dal canto suo, ha fatto rivivere le persone e il luoghi di Pratovecchio e della valle del Casentino, un luogo accogliente di ospitalità, ma anche di una cucina genuina e saporita, bello di foreste, ma anche di monasteri, pievi e castelli, un paesaggio che fa da sfondo, azzurro come il cielo, alla Donna senza tempo, di Antonella Cappuccio, logo del premio Donne tra ricordi e futuro.

A completamento della manifestazione la presenza di due artisti quale Dalisca e Angelo Savarese che, l’una con l’opera “La tela della memoria” e l’altro con l’opera rappresentante l’art. 9 della Costituzione hanno omaggiato il Premio con il loro contributo artistico.