Papiano, 16 giugno 2006

Presentazione del libro “Vita in campagna”

Papiano 16 giugno 2006

L’incontro è stato organizzato dalla Presidente della FIDAPA Casentino Paola Benvenuti Bartolucci e dalle sue Socie. Sono intervenute l’attrice Valeria Ciangottini e la giornalista Valentina Bisti. L’incontro ha significato, per l’autrice, il ritorno a casa, nella sua terra, fra la sua gente, fra gli odori e i sapori di una valle vissuta da sempre con affetto e nostalgia. Numerosi gli ospiti che, a fine presentazione, hanno potuto gustare i piatti della cucina locale, semplice e genuina, offerti dalle Presidente e dalle Socie della Fidapa.  AL CASTELLO DI PORCIANO, SCRITTURE DI DONNE Si è¨ svolto lo scorso 7 giugno l’incontro di Fidapa Casentino con la scrittrice Lorena Fiorini e con l’attrice Valeria Ciangottini di Anna Franca Rinaldelli Sabato 17 Giugno nella splendida cornice del Castello di Porciano si è svolta la giornata conclusiva delle attività della Sezione Fidapa Casentino per la stagione 2005-2006, in attesa della ripresa nel prossimo Settembre. Le donne della Sezione, capitanate dalla Presidente in carica sig.ra Paola Boncompagni Benvenuti di Stia, avevano scelto di dare vita, per questo ennesimo evento promozionale dell’universo femminile, ad una serata all’insegna della bellezza, animata da donne più o meno note, ma tutte quante impegnate a fare qualcosa di utile; una vita insomma non considerata semplicemente di passaggio e non certamente vissuta soltanto da spettatrici.  Nel rispetto del tema suggerito dagli organi nazionali della Fidapa, che in questo biennio riguarda la bellezza in tutte le sue possibili coniugazioni, Paola Benvenuti ha informato i presenti che la scelta del luogo per la manifestazione è stata fatta proprio in relazione al fatto, inconfutabile, che l’antico Castello di Porciano costituisce una “perla” del Casentino e proprio in quanto tale è stato anche proposto dalle socie Casentinesi per una selezione promossa dalla vice presidente della FIDAPA nazionale, Giuseppina Bombaci, e che porta il nome, appunto, di “Le sette perle”. In questo luogo magico che è apparso al pubblico, disseminato nel prato antistante, come un condensato di antichi profumi, storia, cultura, natura, tradizioni e leggenda, ha preso vita la manifestazione che ha riguardato l’impegno di due donne inserite in due mondi diversi ma ugualmente importanti e che propongono due percorsi culturali diversi: l’uno legato alla ricerca delle proprie radici e l’altro legato ai grandi valori in una dimensione internazionale. La prima delle due protagoniste della serata è stata Lorena Fiorini, casentinese doc, nata a Pratovecchio nel 1948, che vive da molti anni a Roma, dove lavora nell’ambito della Direzione Comunicazione e Immagine della RAI come responsabile della contrattualistica legata alla realizzazione di spot, telepromozioni e sponsorizzazioni. Per seguire la promessa fatta a se stessa e a suo padre, qualche anno fa, in non più giovane età , si è iscritta alla Facoltà di Psicologia dell’Università Statale di San Pietroburgo: il suo percorso quinquennale di studi si concluderà tra breve con la discussione di una tesi di laurea su “La parola mediatrice di senso”. Lorena Fiorini è socia FIDAPA e, dal luglio 1999 al settembre 2001, ha fatto parte del Direttivo della Sezione di Roma. A partire dall’anno 2000 ha pubblicato alcuni libri tra cui “Francesca carissima”, in cui narra la storia di una donna che nella scrittura trova se stessa, e il racconto “Percorso”, nell’ottobre 2000, con cui ha vinto il premio della Critica narrativa inedita al Circolo Capit “Fernando Pessoa” di Firenze. Il suo ultimo lavoro, presentato appunto a Porciano, dal titolo “Vita in campagna “ ambiente e gastronomia”, è stato pubblicato nel 2005, e racconta la vita della sua grande famiglia che ha vissuto nella campagna casentinese agli inizi degli anni Cinquanta: Lorena si immerge nel passato e descrive profili, caratteri, comportamenti, usi e consuetudini della vita di una famiglia di campagna composta da ben ventiquattro persone appartenenti a quattro diverse generazioni, ognuna delle quali svolgeva specifici compiti legati ad attività semplici ma indispensabili per la sopravvivenza. Il racconto inizia proprio con la celebrazione della sua nascita nella grande casa dei nonni in cima alla collina che domina la valle in una fredda e nevosa notte di S.Stefano. Il libro si dipana tra storie personali e di gruppo fatte di avvenimenti a volte allegri e a volte dolorosi ma tutti ugualmente importanti nel descrivere i cicli vitali di una famiglia legati al mutare delle stagioni scandite, oltre che dalle condizioni atmosferiche, dalle faticose faccende dei campi e della terra quali la vendemmia, la raccolta e spremitura delle olive, la semina, la mietitura, la trebbiatura… Ed è anche una raccolta di buone ricette e cibi genuini, di cultura contadina e di sapori ed odori scomparsi… forse non per sempre. Valeria Ciangottini – una “vera attrice”, come è stata definita – è nata a Roma nel 1945 ed conosciuta dal pubblico per aver esordito giovanissima, nel 1960, nel famoso film “La dolce vita” di Federico Fellini, con lo splendido personaggio di un’acerba ragazzina dal volto incantevole e dolcissimo: al Castello di Porciano, Valeria Ciangottini ha letto e interpretato per il pubblico casentinese i brani che rappresentano in tutta la loro ironia e verità la vita della grande scrittrice-giornalista americana Dorothy Parker. Il talento di questa donna – nata a West-End, nel New-Jersey, nel 1938 – è stato portato in scena dalla splendida voce della signora Ciangottini; in una antica cornice è stata fatta rivivere in maniera significativa una persona e un personaggio che ha prodotto poesie e racconti, commedie e versi e che collaborò con diverse grandi riviste (“Vogue”, “Vanity Fair”, il New Yorker” ed “Esquire”). Una donna che non ebbe timore di usare principalmente la dissacrazione e l’umorismo tagliente allo scopo di mettere in discussione i conformismi di cui il mondo è disseminato. La signora Ciangottini ha quindi recitato, con un sottofondo musicale, alcuni poesie e brani che hanno messo in risalto il carattere trasgressivo ed anticonformista che caratterizza la scrittrice. L’attrice ha raccontato di avere scelto questo personaggio per favorirne la conoscenza anche in Italia, dove la scrittrice americana è ancora poco conosciuta, ed anche perchè si tratta di una donna coraggiosa, tanto che non ebbe timore di andare controcorrente allorchè abbracciò cause tra le più scomode quali il comunismo e il femminismo. La sua poesia più famosa, recitata sapientemente dalla signora Ciangottini, mette in risalto il lato caricaturale delle più dure e tristi vicende umane; con essa Dorothy Parker esamina diverse modalità per suicidarsi per poi concludere con un nulla di fatto: “I rasoi fanno male,/ i fiumi sono freddi,/ l’acido lascia tracce,/ le droghe danno i crampi,/ le pistole sono illegali;/ i cappi cedono,/ il gas è nauseabondo…/ Tanto vale vivere.” (Anna Franca Rinaldelli annafrancarinaldelli@yahoo.it) (luglio-agosto 2006)

“I RASOI FANNO MALE, I FIUMI SONO FREDDI, L’ACIDO LASCIA TRACCE, LE DROGHE DANNO I CRAMPI, LE PISTOLE SONO ILLEGALI; I CAPPI CEDONO, IL GAS E’ NAUSEABONDO……… TANTO VALE VIVERE”

La Fidapa casentino ha organizzato al Castello di PORCIANO, un incontro con Lorena FIORINI autrice della “Vita in campagna” e
Valeria CIANGOTTINI che ha declamato Dorothy PARKER

di Anna Franca Rinaldelli

Sabato 17 Giugno nella splendida cornice del Castello di Porciano si è svolta la giornata conclusiva delle attività della Sezione Fidapa Casentino per la stagione 2005-2006, in attesa della ripresa nel prossimo Settembre.

Le donne della Sezione, capitanate dalla Presidente in carica sig.ra Paola Boncompagni Benvenuti di Stia, avevano scelto di dare vita, per questo ennesimo evento promozionale dell’universo femminile, ad una serata, all’insegna della bellezza, animata da donne più o meno note, ma tutte quante impegnate a fare qualcosa di utile; una vita insomma non considerata semplicemente di passaggio e non certamente vissuta soltanto da spettatrici.

Nel rispetto del tema suggerito dagli organi nazionali della Fidapa, che in questo biennio riguarda la bellezza in tutte le sue possibili coniugazioni, Paola Benvenuti ha informato i presenti che la scelta del luogo per la manifestazione è stata fatta proprio in relazione al fatto, inconfutabile, che l’antico Castello costituisce una “perla” del Casentino e proprio in quanto tale è stato anche proposto dalle socie Casentinesi per una selezione promossa dalla vice presidente della FIDAPA nazionale, Giuseppina Bombaci e che porta il nome, appunto, di “Le sette perle”.

In questo luogo magico che è apparso al pubblico, disseminato nel prato antistante, come un condensato di antichi profumi, storia, cultura, natura, tradizioni e leggenda, ha preso vita la manifestazione che ha riguardato l’impegno di due donne inserite in due mondi diversi ma ugualmente importanti e che propongono due percorsi culturali diversi: l’uno legato alla ricerca delle proprie radici e l’altro legato ai grandi valori in una dimensione internazionale.

Lorena Fiorini, casentinese doc è nata a Pratovecchio nel 1948 e vive da molti anni a Roma dove lavora nell’ambito della Direzione Comunicazione e Immagine della RAI come responsabile della contrattualistica legata alla realizzazione spot e video promozionali, occupandosi del restyling aziendale, di tele promozioni e sponsorizzazioni.

Per seguire la promessa fatta a se stessa e a suo padre, qualche anno fa, in non più giovane età, si è iscritta alla Facoltà di Psicologia dell’Università Statale di San Pietroburgo terminando proprio questo anno il percorso quinquennale previsto che si concluderà tra breve con la discussione della tesi di laurea su: “La parola mediatrice di senso”.

E’ Socia FIDAPA e, dal luglio 1999 al settembre 2001, ha fatto parte del Direttivo della Sezione di Roma

A partire dall’anno 2000 ha pubblicato alcuni libri tra cui “ Francesca carissima” in cui viene narrata la storia di una donna che nella scrittura trova se stessa e con il racconto “Percorso”, nell’ottobre 2000, vince il premio della Critica narrativa inedita al Circolo Capit “Fernando Pessoa” di Firenze

Il suo ultimo lavoro, presentato appunto a Porciano dal titolo “Vita in campagna – ambiente e gastronomia” è stato pubblicato nel 2005, e racconta la vita della sua grande famiglia che ha vissuto nella campagna casentinese agli inizi degli anni cinquanta; Lorena si immerge nel passato e descrive profili, caratteri, comportamenti, usi e consuetudini della vita di una famiglia di campagna composta da ben 24 persone appartenenti a quattro diverse generazioni, tutte quante legate da vincoli di parentela, ognuna delle quali svolgeva specifici compiti legati ad attività semplici ma indispensabili per la sopravvivenza. Il racconto inizia proprio con la celebrazione della sua nascita nella grande casa dei nonni in cima alla collina che domina la valle in una fredda e nevosa notte di S.Stefano.

Il libro si dipana tra storie personali e di gruppo fatte di avvenimenti a volte allegri e a volte dolorosi ma tutti ugualmente importanti nel descrivere i cicli vitali di una famiglia legati al mutare delle stagioni scandite, oltre che dalle condizioni atmosferiche, dalle faticose faccende dei campi e della terra quali la vendemmia, la raccolta e spremitura delle olive, la semina, la mietitura, la trebbiatura ecc. Ed è anche una raccolta di buone ricette e cibi genuini, di cultura contadina e di sapori ed odori scomparsi…. forse non per sempre.

Valeria Ciangottini una “vera attrice” come è stata definita, nata a Roma nel 1945 e conosciuta da un pubblico più in età per la sua partecipazione, nel 1960, al famoso film “La dolce vita” di Federico Fellini dove debutta a soli 16 anni dando vita ad uno splendido personaggio di acerba ragazzina dal volto incantevole e dolcissimo, ha letto ed interpretato per il pubblico casentinese i brani che rappresentano in tutta la loro ironia e verità la vita della grande scrittrice-giornalista americana Dorothy Parker.

Il talento di questa donna nata a West-End nel New-Jersey nel 1938, è stato portato in scena dalla splendida voce della signora Ciangottini; in una antica cornice è stata fatta rivivere in maniera significativa una persona ed un personaggio che ha prodotto poesie e racconti, commedie e versi e che collaborò con diverse grandi riviste (“Vogue”, “Vanity Fair”, il New Yorker” ed “Esquire”). Una donna che non ebbe timore di usare principalmente la dissacrazione e l’umorismo tagliente allo scopo di mettere in discussione i conformismi di cui il mondo è disseminato.

La signora Ciangottini ha quindi recitato, con l’ausilio di un sottofondo musicale, alcuni poesie e brani che hanno messo in risalto il carattere trasgressivo ed anticonformista che caratterizza la scrittrice.

L’attrice ci ha raccontato di avere scelto questo personaggio per favorirne la conoscenza anche in Italia, dove la scrittrice americana è poco conosciuta ed anche perché si tratta di una donna coraggiosa tanto che non ebbe timore di andare controcorrente allorché abbracciò cause tra le più scomode quali il comunismo ed il femminismo.

La sua poesia più famosa, recitata sapientemente dalla signora Ciangottini, mette in risalto il lato caricaturale delle più dure e tristi vicende umane; con essa Dorothy Parker esamina diverse modalità per suicidarsi per poi concludere con un nulla di fatto:

” I rasoi fanno male,
i fiumi sono freddi,
l’acido lascia tracce,
le droghe danno i crampi,
le pistole sono illegali;
i cappi cedono,
il gas è nauseabondo…..
Tanto vale vivere”