Gianfranco Noferi – 2008

Gianfranco Noferi, il cittadino italiano di Raigulp!

Gianfranco Noferi Dopo una lunga esperienza come autore e produtt ore televisivo e multi mediale, nel 1994 entra in Rai come Direttore della Strutt ura Temati ca Programmi per Ragazzi, nella quale sviluppa innovati ve esperienze nell’uso della realtà virtuale e avvia la rinascita dell’impegno Rai nel sett ore dell’animazione.
Dal 1997 è dirett ore di Rai Sat 2 Ragazzi e dal 1999 di Rai Sat Ragazzi. Dal 1999 al 2004 ha creato e dirett o i canali satellitari Rai Sat Album, Rai Sat Gambero Rosso Channel, Rai Sat Ficti on, Rai Sat Premium. Suoi canali sono stati insigniti per nove anni di seguito dell’Hot Bird TV Award, premio per i migliori canali temati ci europei (il canale Rai Sat Ragazzi ha vinto quatt ro volte e per altre due volte ha ott enuto il premio speciale della giuria).
Att ualmente è responsabile dei due canali Rai Sat dedicati all’infanzia, in onda dal 1 novembre 2006 sulla piatt aforma SKY, RaiSat YOYO e RaiSat SMASH e dal 1 giugno 2007 è responsabile del Canale Digitale Terrestre Rai dedicato all’infanzia Rai GULP!.
Dal 2003 è membro del “Comitato di applicazione del Codice di autoregolamentazione Tv e minori”; è stato membro della “Commissione Minori e programmazione Rai” isti tuita ex art.6 del Contratto di Servizio tra Rai e Ministero delle Comunicazioni. Incontro Gianfranco Noferi a casa sua, su un terrazzo dal quale si assiste ad uno spett acolo che il tramonto rende speciale. Cingo con lo sguardo il lago di Bracciano, sono vitti ma di un eff ett o che prende l’anima. Margherita Noferi, perfett a padrona di casa, mi accoglie con stuzzichini accompagnati da buon vino bianco che Gianfranco apre per noi.. Che meraviglia avere dei vicini così….

Quando fa capolino la Rai nella tua vita?

Sono entrato in Rai nel novembre 1994 dopo un colloquio con Letizia Moratti . Stavano nascendo due nuove strutture temati che sperimentali, una sui Programmi Culturali (con responsabile Sabino Acquaviva, sociologo) che riassumesse in sé l’operati vità per la cultura e una sui programmi per i ragazzi. La responsabilità di quest’ulti ma strutt ura viene affidata a me. Erano gli anni 1994-1996 e la tecnologia era di avanguardia.

Prima dell’assunzione in Rai di che cosa ti sei occupato?

Lavoravo a Milano come autore e produttore televisivo. Ho lavorato per Fininvest come autore del programma Antrophos, Mezzogiorno Italiano con Gianfranco Funari (Italia Uno) a Telemontecarlo per due stagioni con il programma Girogiro- Mondo. Ho lavorato per varie aziende realizzando fi lmati promozionali azienda li, per case editrici realizzando programmi e progetti didatti ci editoriali.

Com’era la Rai allora e com’è oggi?

La Rai di quegli anni si stava riprendendo e ritrovando una propria identi tà dopo che i Professori l’avevano messa sott o accusa, sott o inchiesta. La cosa importanti ssima, per me che venivo dall’esterno, è stata quella di trovare colleghi e collaboratori di alti ssima professionalità, tutti moti vati e comunque sempre legati e partecipi dell’Azienda, con grande spirito di corpo e con un grande orgoglio aziendale, senso di appartenenza e consapevoli di svolgere una mansione importante di servizio pubblico. E questo in tutti i sett ori. Altra cosa era in Fininvest o nelle altre aziende. Che evoluzione c’è stata nell’off erta televisiva? Dal 1997 ad oggi un sett ore che sembrava molto marginale, come la tv satellitare, è passato dalla sperimentazione a qualcosa di molto serio. E’ entrato in circa cinque milioni di case, il che da la dimensione dell’aff ezione, di come si sia evoluto il panorama dell’off erta televisiva. Lo stesso digitale che sino a poco tempo fa era una prospetti va molto futura di là da venire, oggi e’ presente in ben 8.000 di case. Questo signifi ca che c’è un know how di conoscenza sulla realizzazione di canali temati ci e quindi sull’off erta alternati va e parallela all’off erta generalisti ca. Insieme ad alcuni dirigenti come Carlo Sartori e Luca Balestrieri (vice dirett ore di Sartori) ci sono persone come Paolo Giaccio, che avendo fatt o l’esperienza della temati zzazione dell’off erta, sono stati precursori di un processo che ha posto basi importanti per la Rai del futuro. Anche altri, ma queste persone sono state sul campo fi n dall’inizio del percorso.

E ora parlami di Raigulp!

Raigulp! È la sifda più importante che abbia aff rontato in questi anni. I canali temati ci di Raisat sono comunque desti nati alla tv pay e ad una parte del pubblico. Mentre Raigulp!, non essendo pay, è desti nata a tutt o il pubblico Rai. Il panorama dell’off erta di canali per ragazzi, di programmi per ragazzi, è oggi molto variegato e presenta grande competi ti vità. Mentre nelle tv generaliste il confronto è tra Raidue e Raitre con i loro otti mi programmi, ma con poca presenza in palinsesto, contro Italia Uno e Circuiti locali consorziati , nel satellite la competi – zione è ormai tra ben 14 canali temati ci, a parte quelli Rai, tutti di provenienza e proprietà statunitense o anglo statunitense dove i produtt ori con contenuti sono i broadcuster (Fox, Worner, Viacom e Disney) che in questo modo controllano in maniera quasi totale l’off erta e conseguentemente l’immaginario dei nostri bambini.

Perché i bambini?

E’ sbagliato pensare che i bambini sono il futuro. I bambini sono il presente e il lavoro sull’infanzia deve essere fatt o con grande senso di responsabilità, non può essere solo quello di creare dei piccoli consumatori televisivi e quindi dei piccoli consumatori di beni e quindi dei futuri consumatori, allenarli ad entrare nel meccanismo del consumo, della pubblicità dei consumi. La sfi da oggi è duplice: da un lato le nuove tecnologie, internet, videofonini, telecamere digitali, dall’altro la consuetudine all’uso dei videogiochi allenano i bambini e le bambine ad avere ed acquisire importanti “competenze” sulle nuove tecnologie e sulla multi medialità. Sono loro i veri protagonisti dell’att uale rivoluzione digitale.

Qual è la sfida della nuova tv dei ragazzi?

La sfida della nuova tv dei ragazzi non può che essere quella di renderli partecipi, di dare loro spazi per esprimersi oltre che naturalmente off rire loro cartoni animati , programmi, fi lm e prodotti educati vamente della più alta qualità possibile. Proprio per questo credo che la sfi da del futuro nella tv dei ragazzi sia proprio realizzare una televisione non solo per l’infanzia, ma da e con i bambini e le bambine.
A questo sono sicuramente portati dalle due grandi innovazioni – rivoluzioni nel mondo della comunicazione di questi anni, i reality show che hanno creato nel bene e nel male programmi dove anche i non addetti ai lavori possono essere protagonisti , dare spett acolo, dire la loro. C’è un’evoluzione, una tendenza nella tv dove la gente comune diventa protagonista. L’altra grande rivoluzione sono le community su internet come You tube e Myspace dove chiunque può condividere contenuti realizzati in maniera amatoriale, ma anche di otti ma qualità con tutt o il pubblico e in maniera immediata e gratuita.

Qual è l’evoluzione finale?

L’evoluzione fi nale è la grande temati zzazione dell’off erta, film, documentari, storici, varie realtà – 200 circa canali temati ci – per
questo signifi ca canali come corrent tv che ha realizzato canali con contenuti forniti , scelti da non professionisti sui tempi più vari e disparati . I bambini di oggi vivono in questo mondo. Dividono il loro tempo libero in una dieta mediati ca molto varia che comprende appunto tv, dvd, internet, videogiochi,, consolle, gameboy e uso del telefonino o videofonino e quindi già da piccoli vivono connessi e in comunità con gli altri e con tutt o il mondo della telecomunicazione. L’altro aspetto è che i bambini sono spinti dal mondo dei consumi a crescere in frett a, ad acquisire att eggiamenti , mode, pensieri degli adolescenti , vestono come i fratelli più grandi, consumano musica, fi lm che sono adatti ai più grandi, vivono velocissimamente e bruciano velocissimamente la loro infanzia. Sopratt utt o le femmine. Un’adolescenza che comincia presti ssimo e i consumi di questa adolescenza e gli atteggiamenti continuano fino a quaranta, cinquant’anni. Alcuni prodotti per l’infanzia, ad esempio la realtà virtuale, il mondo dei videogiochi, i cartoni animati per adulti hanno una vita molto lunga come il fenomeno Harry Pott er che abbraccia una parte di popolazione molto ampia. Questo il grande problema oggi. Da un lato una tv per i ragazzi che non è solo tv per loro, ma prodott o complessivo crossmediale e multi mediale e che abbisogna di grandi investi menti e di essere presente quindi su tutt o il mercato internazionale e dall’altro un’off erta che non è solo per i bambini, ma lo stesso prodott o può essere fruito da ampie fasce di generazioni. In questo panorama la Rai come si colloca? Quello che la Rai non può perdere assolutamente è la sfi da del futuro sul sett ore infanzia che vuol dire proseguire con ancora più decisione sulla creazione e realizzazione di contenuti autonomi di qualità e che riescano ad essere esportati e venduti in tutt o il mondo, come ad esempio Winks Club realizzato da Raifi cti on e Rainbow.

Qualcosa della tua vita privata, i tuoi interessi

In questi anni, avendo vissuto a Genova, lavorato a Milano 15 anni e 14 a Roma, penso di aver acquisito a pieno ti tolo la citt adinanza italiana. Ho vissuto in tanti posti e cambiato interessi, fotografi a, radio libere, mondo della comunicazione commerciale (a Milano) a Roma (comunicazione per il servizio pubblico) quello che ho imparato è che l’Italia ha grandi potenzialità e genialità nella sua gente. Ha bisogno di avere una classe politi ca che non tarpi le ali alla capacità creati va della sua gente. Amo la storia, l’antropologia. Mi entusiasma la storia delle esplorazioni, Colombo. Amo molto la musica di qualità, classica, rock Leggo molti ssimo in modo onnivoro, disordinato e curioso, libri di viaggio, gialli, antropologia, saggi, spy story. Ho ripreso il contatt o con l’acqua e la canoa da quando vivo sul lago. Viaggiare, conoscere persone e situazioni. La cosa bella del nostro lavoro è che ti mett e in contatt o con persone, ambienti , autori, amministratori, aziende. Qualche difett o. Un po’ pignolo, un po’ di ansia di fare le cose bene, un po’ di pigrizia nel weekend. Mi porto a casa delle cose da fare, ma rimando tutt o al lunedì matti na. Come sei arrivato a Trevignano? Degli amici abitavano qui, venendoli a trovare. E’ un posto magico, che atti ra. Qualcosa di curioso. Arrivavo alle nove del matti no, ma erano in pochi. Non c’erano neppure i giornali. Poi si lavora fi no alle ott o di sera. A Milano è dalle nove alle sei. Se succede qualcosa vai oltre

Da piccolo cosa avresti voluto fare?

Volevo fare lo scrittore

Che fine ha fatto lo scrittore?

L’autore l’ho fatto.

Su che cosa volevi scrivere?

Il grande romanzo della vita, un grande aff resco storico. In questo straordinario panorama mi viene spontaneo dire che hai trovato un grande aff resco di vita e l’augurio è quello di trovare la penna per un grande affresco storico.